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Vodafone: ritorna la fatturazione a 30 giorni

Vodafone: ritorna la fatturazione a 30 giorni

Scritto da Sonia Ionta

- 5 Dicembre 2017

Ritorna la fatturazione a base mensile, anziché su 28 giorni, per il clienti Vodafone in abbonamento.

La Vodafone annuncia il ritorno alla fatturazione mensile per i suoi clienti attraverso l’account Twitter ufficiale.
Infatti, la nota compagnia telefonica, ribadisce le sue intenzioni al ritorno su base di 30 giorni dei pagamenti da parte dei suoi utenti, indicando come data di riferimento il 15 Dicembre 2017.

Purtroppo, al momento almeno, la base mensile vale solo per i clienti in abbonamento, senza indicazioni in merito alla sorte delle numerose utenze ricaricabili.

Nel tweet scritto, Vodafone ci tiene a puntualizzare che qualsiasi cambiamento sarà fatto rispettando la nuova legge in materia ma non da troppi dettagli.

Vodafone fa da apripista, ma poi sparisce...

Vodafone aveva bruciato le tappe annunciando già giorni fa, esattamente il 30 Novembre, attraverso le parole dell’Amministratore Delegato, Bisio, di voler tornare alla classica fatturazione mensile.

La dichiarazione era avvenuta in tempi non sospetti, molto prima che fosse il Governo a sancire l’obbligo per gli operatori di telefonia di regolamentare diversamente le fatturazioni per i loro utenti.

Anche se, sebbene Vodafone sia stata la prima ad esprimere la volontà del ritorno alla vecchia modalità di fatturazione, dal momento del comunicato di Bisio, non si erano più espressi in merito, almeno fino al sovracitato Tweet.

Cosa dice il decreto: soggetti inclusi, tempistiche e sanzioni

L’emendamento al decreto legge fiscale, approvato da Silvio Lai, relatore del Pd, ha dato istruzione di bloccare le bollette su base di 28 giorni di tutte le compagnie telefoniche (per utenze sia fisse che mobili) e di pay tv (quali Sky e Mediaset Premium),
al fine di renderle mensili o multipli di un mese.

Tale disposizione prevede il termine di due mesi per tutti gli operatori entro cui adeguarsi alla fatturazione su base mensile a partire dal momento in cui il decreto diventerà legge.

Decreto valido anche per prepagate, clienti business, clienti con partite Iva e grandi
clienti affari,
mentre restano fuori le promozioni non rinnovabili e con durata minore ai 30 giorni e le forniture di gas ed energia.

Infine, la norma contempla degli indennizzi per i consumatori qualora l’operatore effettui una variazione dello standard minimo della scadenza mensile:
50 euro più 1 euro per ogni giorno di fatturazione non legittimata.

L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) tutelerà i consumatori, controllando il rispetto della nuova legge attraverso sanzioni che possono raggiungere anche i 5 milioni di euro.

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