Come risparmiare la batteria su Android: semplici trucchi e consigli tecnici

Scritto da Veronica Beco
- 13 Marzo 2018
Come risparmiare la batteria su Android, da semplici trucchi con buone pratiche da utilizzare giornalmente, fino ad alcuni consigli tecnici per intervenire in modo più profondo
Come risparmiare la batteria Android? Se siete tra quelli che corrono contro il tempo per mettere in carica il proprio smartphone, la cui autonomia non riesce ad arrivare a fine giornata, vi sarà utile conoscere alcuni trucchi per preservarne la durata. Si tratta di piccole attenzioni che potete mettere in pratica ogni giorno, non faranno certamente miracoli ma vi assicureranno una corretta funzione della batteria e riuscirete quindi migliorare la situazione.
Ecco allora le migliori pratiche per aiutarvi a risparmiare la batteria del vostro telefono, partendo dai trucchi più semplici fino a qualche consiglio tecnico adatto a chi voglia intervenire in modo massiccio.
Come risparmiare la batteria su Android? Trucchi semplici e immediati
Esistono alcune buone pratiche che possono essere immediatamente messe in pratica da tutti, anche da chi magari ha appena comprato uno smartphone e deve ancora prendere familiarità con la nuova tecnologia.
Ecco allora alcuni dei trucchi più semplici e allo stesso efficaci da poter utilizzare:
- Ridurre la luminosità dello schermo. Ciò vi permetterà di risparmiare di molto il consumo sia perché il display è una delle componenti che provoca il dispendio di batteria più grande, sia perché molti cellulari hanno di default un’impostazione molto elevata. Potete entrare nelle impostazioni alla voce “Schermo” e abbassare i valori dell’illuminazione, settando laddove presente anche la modalità “Risparmio energetico” che vi consiglia la luce ottimale. Se volete modificare i valori della luminosità anche oltre quelli predefiniti, potete scaricare l’apposita applicazione gratuita Screen Filter che vi permetterà proprio di effettuare questa operazione e abbassare ulteriormente la luminosità.
- Ridurre il tempo di attesa per lo stand by. Dopo un certo tempo in cui il telefono rimane inutilizzato, questo entra automaticamente in stand by. Nelle impostazioni, alla voce “Schermo”, è possibile modificare ed abbassare questa soglia, così da far attivare la modalità stand by che riduce il consumo della batteria anche dopo 15-20 secondi.
- Eliminare widget non necessari. I widget sono certamente utili, ma consumano molto carica del vostro smartphone tra notifiche e tanto lavoro in background: è preferibile dunque togliere dal display quelli superflui.
- Non utilizzare wallpaper. Anche gli sfondi animati, per quanto suggestivi, non sono l’ideale per il consumo della carica; meglio optare per un classico sfondo standard.
- Disattivare GPS e Bluetooth. Sembra banale ma in molti dimenticano attive queste funzioni, che comportano un grandissimo dispendio di batteria. E’ bene ricordarsi di spegnare il GPS e il Bluetooth quando non sono necessari, riaccendendoli solo nel momento in cui devono essere utilizzati.
- Non far surriscaldare il telefono mentre è in carica. Ci sono alcuni comportamenti scorretti che provocano un surriscaldamento dello smartphone in carica in tempi molto rapidi, cosa che può danneggiare la batteria. Evitate in particolare di utilizzare il telefono mentre è in carica, di caricarlo direttamente dal pc dove ci sono tempi più lunghi, e di caricarlo con un caricabatterie differente da quello in dotazione con il vostro modello.
Consigli tecnici per diminuire il consumo di batteria Android
Se avete già messo in pratica i trucchi che vi abbiamo suggerito, ma ancora non siete soddisfatti della performance del vostro smartphone Android, potete intervenire in modo più invasivo.
Per prima cosa potete scaricare un’app per il monitoraggio dei consumi della batteria, che vi permetterà di avere un quadro più chiaro di come è spesa la carica. Vi consigliamo Wakelock Detector, app che individuerà le applicazioni che consumano di più, in particolare quelle che lavorano in background e quindi sono sempre attive, anche con il display del telefono spento.
Dopo aver scaricato e installato l’applicazione, lasciatela lavorare per qualche ora; al termine, avrete una lista delle app più dispendiose e potrete procedere fare una selezione ed eliminare quelle che risultano ai primi posti e di cui non avete strettamente bisogno.
Se avete necessità di tenere un’applicazione molto dispendiosa, con l’app Greenfy potete intervenire per selezionarla e disattivarla quando il telefono è in stand by, impedendo di lavorare in background quando non richiesto.
Se il consumo è ancora eccessivo, potete infine intervenire a livello di sistema attraverso i root. Potete richiedere i permessi di amministrazione di Android per intervenire direttamente sul sistema operativo, così da prendere il pieno controllo del vostro smartphone. Vi raccomandiamo però di farlo solo se avete abbastanza dimestichezza con telefonia e tecnologia, e di procedere comunque con cautela perché si tratta di operazioni che invalidano la garanzia del vostro smartphone.
Seguite un’apposita guida per ottenere i permessi di root, dopodiché utilizzate delle applicazioni come Titanium Backup in grado di eseguire backup, ripristino delle funzioni ed ibernazione dei processi, compreso quello di sistema, facendo attenzione alle liste consigliate di processi disattivabili/rimovibili o meno. La logica è ovviamente sempre quella di bloccare quei processi che provocano un dispendio di batteria molto grande, potendo però in questo modo agire non solo a livello di applicazioni ma di sistema stesso.